Mappe mentali


Prima di capire come funzionano le mappe mentali, bisogna chiarire alcuni punti. Il primo riguarda la differenza che intercorre tra mappa mentale e mappa concettuale. Sebbene abbiano alcuni elementi e funzioni simili, sono due strumenti molto diversi tra loro.

Le mappe concettuali servono a rappresentare alcuni elementi chiave legati l’uno all’altro. Si strutturano dall’alto verso il basso e puntano a stimolare soprattutto la parte razionale del nostro cervello. Lo scopo principale è quello di offrire a chi le crea dei tempi di riflessione maggiori sull’argomento oggetto dello studio o dell’analisi.

 

Le mappe mentali, al contrario, hanno un maggiore potere evocativo. Immagini, colori, disegni ed enfatizzazioni del testo, sono tutti elementi che servono a creare uno schema di memorizzazione e apprendimento che punta più sull’aspetto emozionale.

 

esempio mappa mentale

 

A differenze delle mappe concettuali, sono disposte in ordine gerarchico e i concetti ordinati attraverso ramificazioni.

Basta guardare mappe concettuali e mentali e metterle a confronto, per capire dove risiede la loro maggiore differenza: le prime a prima vista sembrano quasi tutte uguali.

La personalizzazione c’è, ma è minima. Al contrario, le mappe mentali appaiono tutte diverse perché ogni concetto ha una rappresentazione univoca.